E’ con vera gioia che do il mio benvenuto ai piccoli atleti e atlete che partecipano all’evento sportivo più importante dei Convitti italiani: le Convittiadi e ringrazio l’ANIES (Associazione Nazionale Istituti Educativi Statali), per aver voluto replicare su Catanzaro l’eccezionale esperienza della scorso anno. Sin dal 2006 quando le Convittiadi, vennero ideate dal Convitto Paolo Diacono di Cividale del Friuli, esse rappresentano l’appuntamento con lo sport giovanile più autentico perché animato dai valori essenziali che rendono l’attività sportiva coinvolgente e altamente formativa. I principi della fratellanza, della condivisione, della socializzazione, del rispetto e della valorizzazione del talento costituiscono la forza motrice per costruire un’idea di futuro a partire dalla formazione dei giovani. Lo sport – soprattutto quando è vissuto con spirito comunitario – è la strategia vincente per allenare i ragazzi e le ragazze ad affrontare la società del disincanto con maggiore fiducia e rintracciare la giusta direzione verso cui dirigere la propria esistenza, nella consapevolezza che il proprio “oriente” non è più una meta stabile e definitiva, ma che va costantemente ridefinita e riprogettata, proprio come nelle competizioni sportive.
L’alleanza tra le istituzioni sportive ed educative è sempre più necessaria per attivare una contaminazione positiva di valori universali e intramontabili dello sport, poiché la strutturazione della società richiede un patto culturale e sociale che garantisca in tutti gli ambienti “formali” e “non formali” l’apprendimento di competenze che potrebbero trasformare la vita dei nostri figli: il movimento è vita, il movimento educa e plasma il carattere, definisce le nostre scelte e il futuro collettivo segnando il primo passo verso il successo. Le Convittiadi si configurano come il momento in cui lo sport diventa protagonista e con esso tutti i valori che lo sostanziano fornendo ai piccoli atleti e alle piccole atlete esperienze esemplari di sana competizione e di esaltazione dei propri talenti al servizio dello spirito di squadra. Non è un caso che le Convittiadi prendano vita dentro i Convitti, proprio per la storia che li accompagna. I Convitti italiani rappresentano un’importante tradizione nel nostro Paese e nella storia della scuola italiana per il contributo dato alla mobilità sociale e alla trasformazione culturale della popolazione. La funzione attualmente esercitata sui territori si è molto modificata e non solo per il numero estremamente ridotto delle strutture, ma anche per un naturale miglioramento delle condizioni economiche e degli stili di vita dei cittadini, tuttavia, le realtà ancora esistenti sul nostro territorio rivelano una straordinaria carica innovativa, evidenziando l’attenzione verso i processi di
modernizzazione sociale ed assicurando ai convittori importanti opportunità di crescita. Questo umanesimo illuminato dalla vivacità dei giochi esalta il valore dei Convitti italiani, rendendo attrattive le Convittiadi perché capaci di andare oltre le differenze culturali e di genere, esaltando lo spettacolo sportivo e la bellezza della giovinezza. Sognate ragazzi, esplorate le vostre possibilità, migliorate i vostri limiti. Sfidate gli avversari ma con stile e garbo, senza dismettere il senso della misura e offrendo il meglio del vostro cuore prima ancora del vostro fisico. Ringrazio, infine la Dirigente cha ha avuto l’onere di pianificare ed organizzare l’evento e tutti
coloro i quali ci hanno sostenuto.
Antonella Iunti – Direttore generale USR Calabria